Teatringestazione è una compagnia multidisciplinare fondata a Napoli nel 2006 da Anna Gesualdi e Giovanni Trono, artisti, ricercatori e curatori indipendenti, che lavorano in contesti nazionali e internazionali, creando opere e dispositivi a carattere ibrido.
Con Monàs, Teatringestazione indaga lo statuto dell’immagine nell’epoca della “schermocrazia” a partire dal pensiero di Debord. Un’opera ibrida tra installazione partecipata, autopoiesi coreografica e live cinema, che dà vita ad una “micro società provvisoria”, uno spazio di coesistenza. Il dispositivo scenico a cui partecipa il pubblico è concepito come un ecosistema, all’interno del quale è possibile fare esperienza del differimento del proprio corpo in immagine, per riflettere sul rapporto tra spazio reale e spazio di rappresentazione; e come in questa frattura si subisca o si pratichi un esercizio di potere.
Lo schermo riceve i movimenti degli spettatori-partecipanti, restituendoli in una coreografia istantanea. In una reciproca interferenza, il corpo e il suo doppio danno vita ad un paesaggio fatto di figure alla “deriva”, identità fittizie o copie di identità reali; volti irriconoscibili, corpi frammentati dall’apertura focale della camera, presenze incompiute che di fronte allo schermo restano evocazione e rappresentazione. L’individuo concorre allo sfondo, la massa si fa eco, premonizione. Si verifica una frammentazione dell’Io in un’infinita gamma di identità coesistenti. “Essere” è una rincorsa alla sovrapposizione, alla cancellazione dell’altro. Sottrarsi non si può; semmai dissolversi e scomparire. E quando il gioco si consuma in ripetizione appare la sostanza reale delle cose.