Concepito come azione per spazi non teatrali, nell’ambito della ricerca di Habillé d’eau sulle condizioni percettive in grado di manifestare la presenza in figura e in danza, Chamber Music è un esercizio concreto che nel questionamento del fenomeno, nel modo dell’essere, interroga i processi di attuazione, il passaggio dal dato alla rappresentazione del dato, l’instabilità di un oltre.