Paola Tintinelli è tra le attrici più interessanti e singolari del panorama italiano. Si diploma nell’91 in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, non frequenta accademie teatrali o scuole riconosciute, ma come autodidatta frequenta corsi – laboratori – seminari di artisti italiani e internazionali. Lavora come attrice con vari registi, tra cui Davide Iodice, Claudio Morganti, Walter Leonardi. Nel 2001 fonda insieme ad Alberto Astorri la compagnia ASTORRITINTINELLI.
È un’artigiana del teatro: costruisce e inventa i propri oggetti di scena e ha una passione per suoni, voci e rumori che registra da anni. A Danae Festival presenta un lavoro in cui gioca con questo suo archivio sonoro per un viaggio surreale e poetico.
“Cosa sonora fuorilegge – Cosa son ora fuori … – cOSA sonORA fuorilegge – COSA OSA … ORA (un)fuorilegge – … OSA ORA …
… è una cosa che scrivo da un tempo insensato di vita, un niente in questo tutto, ma tutto in questo niente. È un film o, meglio, la sceneggiatura di un ipotetico film dove non c’è nulla da vedere oltre quello che c’è … non è una vera ‘pellicola’, ma una pelle … viva … la mia …
Per ora, è una cosa, senza religione, senza forma, senza ritmo, senza disciplina …, ma con una colonna sonora originale realizzata con registrazioni fatte da me in questo ’popò’ di vita.
La sceneggiatura si avvale di tre soggetti:
– una donna brutta ‘che cià anche i baffi’, la cosa principale, l’anima, la pelle viva …
– una cinepresa, lo sguardo esterno che impressiona la pelle… la cosa che guarda e memorizza …
– una montatrice, la cosa che sceglie, e tra un vuoto e un altro, monta trame e traumi.
La tra(u)ma è quella di chi si prende una pausa di silenzio e si trova sola, in un buco nero, ‘aspettando’ una via di fuga per uscirne.
Vorrei trovare parole interessanti per “interessarvi”, ma le ho usate tutte per scrivere lo spettacolo … È una prima apparizione, nessuno lo ha mai visto né sentito.
Io l’ho ascoltato tanto… parole, parole, rumore, rumore, rimbombo, rimbombo, rimbombo…
Punti, virgole, bui, ombre, ombre, ombre che si spostano di cosa in cosa …
poi l’ho disegnato e ne ho fatto un Giornaletto con disegni e parole, ma senza suoni … i suoni e i rumori saranno quelli che circondano il momento della lettura.
… c’è sempre una cosa che manca …”
(Paola Tintinelli)