Teresa Vittucci, artista poliedrica che lavora nel campo della danza e della performance contemporanea, indagando le prospettive femministe e queer della cultura pop, della storia e della religione, presenterà lo spettacolo DOOM che la vede in scena con il musicista performer multidisciplinare statunitense Colin Self. In DOOM, Teresa Vittucci invita Colin Self ad esplorare insieme le origini della femminilità e dell’immagine della donna a partire dalle figure mitologiche e bibliche di Pandora e di Eva che contengono in sé l’espressione primaria della femminilità e allo stesso tempo l’origine della minaccia che incombe sul ruolo femminile. La performance prende in esame queste figure, il loro destino parallelo, la percezione e l’impatto che hanno avuto nel corso della storia da una prospettiva critica e queer-femminista. DOOM è un lavoro che, analizzando due narrazioni ancestrali, cerca di rintracciare le incarnazioni della femminilità e le implicazioni che esse racchiudono. Vittucci e Self descrivono le ricadute a lungo termine che esse hanno generato, le categorie che ne derivano. Un’esplorazione poetica nella quale i performer si immergono per indagare un ambito della conoscenza ancora incerto, sconosciuto.